L’astigmatismo è un difetto di refrazione dell’occhio determinato da un’anomalia nella curvatura della cornea, la quale, anziché essere sferica, assume una forma ovoidale. Questa condizione fa sì che i raggi di luce vengano focalizzati su punti diversi, generando di conseguenza delle immagini sdoppiate e poco nitide. Gli individui affetti da astigmatismo, quindi, vedono male sia in lontananza che in vicinanza. Di frequente, l’astigmatismo è associato ad altri disturbi della vista, quali ipermetropia, miopia o presbiopia.
L’astigmatismo viene misurato in diottrie e, a seconda della gravità, può essere classificato in: Astigmatismo Lieve (da 0 a 1 diottrie), Astigmatismo Medio (da 1 a 2 diottrie) e Astigmatismo Forte (oltre le 2 diottrie).
Le cause principali che determinano l’astigmatismo sono:
- Deformazione della curvatura corneale (astigmatismo corneale)
- Alterazione del cristallino (astigmatismo lenticolare)
Nella maggior parte dei casi, l’astigmatismo è causato da fattori di natura ereditaria: spesso, infatti, il soggetto nasce con una cornea dalla curvatura irregolare che predispone l’organo visivo a una condizione di affaticamento che si verifica sin dai primi anni di vita. L’astigmatismo, inoltre, può manifestarsi a seguito di traumi o interventi chirurgici particolarmente delicati.
SINTOMI:
L’occhio astigmatico non è capace di focalizzare le immagini in maniera regolare, mettendole a fuoco soltanto in parte. Nei casi in cui l’astigmatismo è molto elevato, l’occhio può addirittura arrivare a percepire le immagini totalmente distorte o leggermente sdoppiate. Lo sforzo sostenuto dall’occhio astigmatico può causare cefalea, affaticamento, lacrimazione, bruciore e dolori al bulbo oculare e all’arcata ciliare. L’astigmatismo colpisce la visione sia da lontano che da vicino.
In sintesi: L’astigmatismo non corretto determina l’insorgenza di disturbi derivanti dal continuo cambio di messa a fuoco, nel tentativo di ottenere un’immagine nitida. Tali sintomi consistono in:
- Affaticamento oculare, “pesantezza” degli occhi e sonnolenza
- Bruciore agli occhi
- Lacrimazione eccessiva
- Dolore agli occhi, all’arcata sopraccigliare e mal di testa
- Vista offuscata
DIAGNOSI
L’Astigmatismo viene diagnosticato durante una semplice visita oculistica attraverso una serie di esami diagnostici che consentono al medico oculista di stabilire il grado di gravità del disturbo. Spesso il soggetto astigmatico non è consapevole del disturbo da cui è affetto: per tale motivo è bene sottoporsi ad esami oculistici sin dai primi anni di vita, provando la correzione migliore del difetto. Tuttavia nei casi più difficili può essere d’aiuto l’esecuzione di una “topografia corneale”, un esame computerizzato che permette di ottenere una mappa della curvatura della cornea, in modo da poter diagnosticare correttamente tutti i tipi di astigmatismo. Tale difetto va monitorato nel tempo, controllandone eventuali variazioni, per escludere la presenza di patologie della superficie oculare.
Questo vizio refrattivo può essere generalmente corretto con l’uso di occhiali con lenti cilindriche o toriche oppure con lenti a contatto gas-permeabili o morbide; queste ultime in genere permettono di ottenere una qualità della visione migliore rispetto ai classici occhiali. Da Ottica Granda potrai trovare tutto il supporto di professionisti che attraverso la loro esperienza, e con l’ausilio di una sofisticata strumentazione all’avanguardia, produrrà le lenti più adatte al tuo problema e perfettamente inserite nella montatura da te scelta.
CHIRURGIA
Anche la chirurgia rappresenta un efficace metodo per correggere l’astigmatismo. Le moderne tecniche di chirurgia refrattiva, infatti, consentono di intervenire miratamente sulla curvatura della cornea tramite l’impiego del laser ad eccimeri o di impiantare delle lenti intraoculari toriche da sovrapporre al cristallino. In presenza di cataratta, inoltre, è possibile anche sostituire il cristallino con una lente intraoculare torica appositamente progettata per permettere ai pazienti che soffrono di cataratta ed astigmatismo di eliminare o ridurre il difetto refrattivo, trasformando la chirurgia della cataratta in un intervento di chirurgia refrattiva. Ovviamente, il medico oculista saprà indicare al proprio paziente la soluzione più opportuna.